Oltre centomila sinistri analizzati dalla piattaforma informatica, due milioni d’immagini di veicoli danneggiati, 489 sinistri a rischio frode segnalati alle nove imprese clienti, con un risparmio di 1,1 milioni di euro. È il bilancio dei primi cinque mesi di attività di Metakol, una società genovese che offre alle compagnie un nuovo servizio: l’analisi delle immagini digitali allegate a una richiesta di risarcimento. Secondo alcune stime, le frodi basate su questa tecnologia rappresentano circa un decimo di quelle complessive.
Metakol è stata fondata da Andrea Mungo, un passato di Chief executive officer di Octocam (gruppo Octotelematics): Massimo Treffiletti, responsabile per molti anni dell’ufficio Antifrode dell’Ania, è il direttore generale. “Abbiamo sviluppato una piattaforma informatica insieme al Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Genova”, spiega Mungo, “attraverso particolari algoritmi brevettati e specifici modelli d’intelligenza artificiale, permette di analizzare in pochi secondi un intero fascicolo digitale di sinistro ed evidenziare se alcuni files sono stati manomessi oppure sono presenti anche in altre richieste di risarcimento, e se le date delle fotografie sono o meno congruenti con quelle del sinistro o del periodo di copertura assicurativa”.
In questo modo, per esempio, si può verificare se la fotografia che riproduce i danni di una grandinata è stata effettivamente scattata dopo l’evento denunciato, oppure se una targa o un danno sono stati ritoccati. “Negli ultimi anni l’attività antifrode delle compagnie ha avuto un grande sviluppo”, sottolinea dal canto suo Treffiletti, “ma mancava un sistema in grado di operare in maniera sistematica sui files digitali per verificare eventuali elementi anomali e segnalarli agli operatori anti frode delle compagnie stesse. Nessuna è stata in grado di utilizzare l’immenso patrimonio informativo contenuto nei files digitali allegati alle richieste di risarcimento. Tutti gli algoritmi di calcolo che sovraintendono alle procedure di analisi dei files sono stati brevettati e hanno ottenuto la certificazione da parte di enti internazionali specializzati. Se una compagnia intende contestare in sede giudiziaria le immagini prodotte da una controparte, può produrre il report di analisi rilasciato da Metakol”.
Metakol ha attualmente accordi con nove compagnie medio piccole. “Nei prossimi mesi pensiamo di sottoscriverne altri quattro-cinque con compagnie anche di maggiore dimensione”, anticipa Mungo, “mentre le immagini analizzate dovrebbero salire a circa dieci milioni. Inoltre prevediamo di allargare il campo di attività anche con un’App, destinata a periti e ad autoriparatori, che consentirà di conservare le immagini nel loro formato originale e, per i danni di lieve entità, di effettuare un preventivo del danno direttamente dalla fotografia.
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